Arianna Huffington al MACRO: appunti da una liturgia

Mercoledì scorso Arianna Huffington, forte del  lancio di Huffington Post Italia, ha fatto un giro di eventi a Roma appositamente organizzati per lei (più o meno) per presentare il suo spin off italiano alla stampa e a tutti coloro frequentano il mondo dei social media.

Oltre al Digital Economy Forum (DEF), organizzato dall’ambasciata USA, è stata ospite di Leader Femminile Singolare, un ciclo di incontri sulle donne leader nel proprio settore, organizzato da ENEL e che si svolgono al MACRO (Museo di Arte Contemporanea Roma).

Il titolo del mio post è una sintesi di quello che voglio dire.

Appunti

Non ho molto tempo in queste ore per parlare dell’evento, ma dato che durante l’incontro ho preso appunti e fatto foto, mi sembrava utile valorizzare questo materiale e condividerlo con con voi tutti.
Inoltre dell’incontro ne ho parlato durante Catania Report Economia di mercoledì 26 settembre, la trasmissione condotta da Francesca Marchese e Carlo Lo Re sulle frequenza di Radio Catania (FM 104.9, streaming sul sito, app Android oppure app iPhone)
Qui potete trovare l’estratto della mia intervista con un piccolo resoconto sull’evento

Play

Liturgia

C’è poco da fare: l’incontro è stato organizzato come una liturgia. Una messa laica sul rapporto stampa e social media. Franco di Mare – bravo come sempre – ha fatto una serie di domande brillanti, ma un po’ ossequiose. Il frame comunicativo era piuttosto agiografico: terribile il video con cui si presentava la Huffington, aveva un che di coccodrillo (nel senso degli articoli giornalistici) e chi li legge (o li scrive) sa quanto possono essere retorici.
Le domande del pubblico, spesso blogger, all’acqua di rose. Nessuno – per esempio – ha chiesto se il modello economico che prevede di NON pagare i blogger sia sostenibile ed etico, mentre le domande erano sui massimi sistemi: perchè l’HuffPo non parla di gossip? Come mai ha deciso di aprire in Italia quando abbiamo un evidente problema con la libertà di stampa (dati freedom report)? Cosa pensa dei giornalisti italiani?

L’evento è valso la pena, nel complesso a me è piaciuto.
Speriamo che i prossimi siano più punzecchianti.

http://www.youtube.com/watch?v=YP4IJoMwKds

Scarabocchi

ANNUNZIATA

Perché iniziare con Berlusconi? Perché è ancora una persona decisiva in Italia, non parlava da 94 giorni (risate in sala). Giornalisticamente era una notizia.
Partire con un leader di governo era ossequioso al potere.
Partire con la mia parte politica altrettanto era troppo ossequioso

HUFFINGTON

Il futuro dei media sarà ibrido.
Il meglio dei old media si unirà col meglio degli new media.

Il New York Times è in declino ma fa ancora un buon lavoro ed è vivo e vegeto.
Noi non crediamo nei paywall, l’informazione deve essere gratis e la pubblicità ci consente di fare del buon giornalismo.

La televisione e l’Huffington post possono collaborare insieme.
Un domani i telespettatori potranno partecipare attivamente ai talk in tempo reali e quindi ripresi in una conversazione civile.

Annotazione personale: la Huffington parla come un manager e non come un direttore del giornale. Forse il futuro è una professione ibrida

L’Italia è un paese ideale per l’Huffington Post.
L’occidente sta soffrendo di iperconnessione, è necessario disconnetterci e ridurre lo stress. Abbiamo bisogno di dolce vita, lo slow food è partito in Italia, la siesta come strumento utile per riconnetterci con la nostra saggezza e creatività.

Huffington Post è higbrow e lowbrow.
Il gossip non è preciso, ma noi vogliamo proporre il mix della vita. Quando Nora Ephron propose una sezione per i divorzi affermò che il matrimonio va e viene ma il divorzio è per sempre.

La crisi che ha colpito l’occidente e la classe media richiede una soluzione di tipo creativo che va al di la della dx e sx. Tutti possono far si che la povertà sia risolvibile. Serve un ampio consenso per trovare una soluzione.

Bisogna pensare che ci sono anche tante cose positive. Noi parliamo di startup, nuove imprese, abbiamo una sezione good news, nuove opportunità di lavoro.
Quello che dobbiamo dare alle persone è la speranza, che le cose andranno per il meglio.

Obama non c’è l’ha con me. All’incontro con i Pulitzer stava scherzando e aveva detto che avevo vinto perché avevamo aggregato altre storie. Noi abbiamo criticato Obama come Romney e siamo stati i primi a far uscire la sua storia sul 67% di quelli che votavano Obama.

Uno dei problemi più gravi è che le persone hanno perso la fiducia nei politici.

La Francia è famosa per i croissant e il sesso pomeridiano, e gli Usa per la mobilità sociale.
Dato che gli Usa non sono più la patria della mobilità sociale, chi diventerà il paese dei croissant e del sesso pomeridiano?

È molto triste per me vedere la situazione della Grecia e la politica dell’austerity che non sortisce alcun effetto.
Mio padre era giornalista ed ha aperto una serie di testate ma la bancarotta che l’ha colpito lo ha reso povero. Mia madre ha venduto tutto ma non ha mai tagliato i soldi per l’istruzione, se li è fatti prestare. Non bisogna tagliate in investimento per il futuro, altrimenti la generazione futura pagherà le colpe dei suoi genitori, creando tumulti nei paesi.
Bisogna affrontare la disoccupazione giovanile.

Non si può crescere solo con le misure di austerità. Servono misure di crescita per il settore imprenditoriale.

Io sono molto interessata al concetto di lifestyle. Quattro anni fa sono svenuta per esaurimento, ho sbattuto la testa e questo mi ha fatto capire che la mia vita era semplicemente squilibrata.
All’Huffington Post noi diamo una grande importanza al sonno: nella nostra sede abbiamo una stanza destinata al pisolino e pensiamo che le donne mostreranno la strada.
Gli uomini USA sono  ossessionati con la deprivazione del sonno perché lo considerano molto macho.
Ad un incontro a cena una persona si vantava di aver dormito solo poche ore. Io ho pensato: Se tu avessi dormito 5 ore questa cena sarebbe stata molto piacevole

DOMANDE PUBBLICO

Servono i giornalisti professionisti così come le persone comuni che sono portatori di opinione

Startup è letterale. Quando c’è una esigenza in un settore poco frequentato e non soddisfatta. Può essere piccola o grande l’esigenza. Produrre un posto di lavoro o centinaia

Il rapporto con L’Espresso tramite Pierpaolo Cervi è perché in ogni paese in cui Huffington Post è arrivato si è unito con un importante gruppo editoriale. È stata una joint venture nata da una comunanza di intenti, è scattato qualcosa.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *