Bersani o Morgan? Chiedilo ai mercati predittivi

Cosa sono i mercati predittivi? La questione è lunga.
Detto in due parole sono un modo per prevedere eventi futuri che usano la metafora del mercato azionario per raccogliere le opinioni delle persone.

In pratica tu ti iscrivi ad un mercato tipo quello finanziario che ti chiede qualcosa, e la tua risposta consiste nell’acquistare azioni della risposta che consideri giusta: tanto più azioni acquisti, tanto più considererai giusta la risposta.
Se tante persone giocano nello stesso mercato, allora ci sono buone possibilità che l’azione col prezzo più alto (ovvero la risposta che è stata maggiormente “comprata”) è anche quella che si verificherà esattamente.

Se volete saperne di pù consiglio di leggere diversi post che ho scritto sul tema: qui potete trovare le slide del mio intervento al RomeCamp che spiegano un po’ cosa sono e come funzionano, qui invece un post con il quale ho provato (con successo) a prevedere le elezioni italiane del 2008, mentre qui un mio articolo per Eventmag che spiega in detaglio alcune proprieta di questi modi di prevedere il futuro.

In questi giorni, il mio amico Vincenzo Cosenza ha aperto un paio di interessanti mercati predittivi sulla piattaforma Askmarkets, una piattaforma che presto – grazie proprio al lavoro di Vincenzo – verrà localizzata in italiano.

Il primo mercato si concentra sulle primarie del Partito Democratico e chiede chi sarà il prossimo segretario del PD tra Pierluigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino.

Il secondo invece chiede ai propri operatori chi sarà il vincitore di X-Factor tra i cantanti rimasti in lizza e che fanno parte delle scuderie di Mara Maionchi, Claudia Mori e Morgan (al secolo Marco Castoldi).

Il funzionamento è piuttosto semplice: andate sulla piattaforma, vi registrate (assolutamente gratis) e vi danno 10.000 crediti.
Poi selezionate il mercato che vi interessa e decidete quali e quante azioni comprare.
Se siete geek, potete anche embeddare qualche widget nel vostro blog (come ho fatto io sopra).

Tutto qua.

La logica di funzionamento è quella dei mercati azionari che non chiudono mai.

Ovvero se domani vi accorgete che la scelta che avete fatto non è quella giusta, potete tornare sul mercato e acquistare azioni di qualche altro politico/cantante che credete abbia maggiori chances per vincere.

Come dire: faites votre jeux!

PS: ringrazio pubblicamente Achille, che nel raccontare questo esperimento mi ha evocato con la più bella definizione che mi abbiano mai dato 🙂

5 thoughts on “Bersani o Morgan? Chiedilo ai mercati predittivi

  1. c’è una cosa che mi rimane sempre come dubbio: la predizione sembra più che altro una profezia autoavverante.
    se i giochi/mercati non sono nettamente divisi, separati, se cioè ai giocatori è permesso partecipare a entrambi i mercati (entrambi o più di due, tutti quelli coinvolti nei giochi di previsione e di realizzazione, per così dire), allora chi scommette che una delle opzioni andrà meglio delle altre la fa andare meglio con la sua scommessa.
    e la domanda è allora non come fanno a indovinare quale sarà l’opzione che va meglio, ma come fanno a dirigere e conformare la maggioranza degli altri decisori (o cosa, se è qualcosa di esterno o non volontario, fa convergere la maggioranza dei decisori) verso quell’opzione lì.
    per esempio, mi sembra che segnare vicino alle opzioni la loro quotazione attuale sia già un’indicazione che può compromettere la “libertà” del gioco, il suo valore di previsione: vedere cosa scelgono tutti è un potente strumento per convincerci che non dovremmo scommettere su un cavallo dato a 40. e quindi ci allineiamo, è conformismo e magari anche calcolo (vogliamo essere dalla parte che vince).
    è un dubbio che mi rimane perché sono molto interessato alle decisioni di gruppo

  2. Anch’io sono interessato alle decisioni collettive, perciò i mercati predittivi (MP) mi affascinano tanto.
    I MP funzionano come aggregatori di informazioni espressi sottoforma di quote.
    In questo modo, quando un giocatore si avvicina ai MP, si comporta non come vorrebbe che il mondo andasse, ma come “sente” – giornali, colloqui, quote delle azioni del MP scelto – che il mondo andrà.
    Detto schematicamente: sei di sinistra ma senti che l’aria che tira è di destra, allora acquisterai azioni del candidato di destra.
    La quotazione delle azioni nei MP è solo un’informazione aggiuntiva che può essere/non essere usata da chi compra le azioni.
    Infatti la logica non è orientare le decisioni di tutti, ma è ognuno fa la sua scelta nel modo che pensa essere migliore e la piattaforma aggrega in maniera neutra queste informazioni.

  3. Caro professore,
    non c’è dubbio che questo “sistema” di gioco appare davvero interessante e può dar luogo a risultati impressionanti. Spero di fare cosa gradita nel segnalarle questo (a mio avviso) ottimo libro (sempre che non l’abbia già letto) che considera in modo davvero particolare le “previsioni di eventi futuri”. Il titolo del libro è “Il cigno Nero” di Nassim Nicholas Taleb.

    Nel frattempo parteciperò sicuramente all’esperimento.

    Saluti

  4. Dunque dunque…Concettualmente, questa dei mercati predittivi sembrerebbe una modalità di previsione con un basso margine di errore.
    C’è una cosa che mi lascia perplesso. Prendiamo il caso delle elezioni primarie del PD. In base ai risultati che appaiono poco più su in questa pagina, la previsione è stata azzeccata (seppur non coincidano le percentuali, mi sembra). Ciò che mi lascia perplesso, però, è il campione di persone preso. Quello dei mercati predittivi, se non ho capito male, è una forma di indagine basata su un campione enorme. Fondamentalmente è accessibile a chiunque. Ora, sul fatto che avrebbe vinto Bersani mia nonna avrebbe potuto scommettersi cinque pensioni, ma se la sfida fosse stata meno scontata sin dall’inizio (marino vale quanto il due di coppe in un mazzo da ramino e franceschini si è sputtanato in questi mesi di segretariato ad interim), siamo sicuri che il risultato dell’indagine tenuta con questa tecnica dei MP possa essere identico al reale esito?
    Mi spiego. Come ben sappiamo esiste una sorta di alea nelle indagini, sociologiche o di mercato che siano. Potrebbe essere il non voler esprimere il vero pensiero che magari è difforme dalla maggioranza. O, ciò che ho pensato per prima cosa, magari coloro che partecipano all’indagine magari non sono persone che poi, nel caso delle primarie, voteranno bersani, marino o franceschini. Mettiamo il caso in totale “acquistano azioni” 100 persone, me incluso. Siamo tutti di destra (o comunque in maggioranza), per esempio, quindi non voteremo alle primarie del PD.
    Il risultato sarà viziato dal fatto che, magari, per noi non-pd e quindi avulsi dalle situazioni interne di quel partito, ha più probabilità di vincere Franceschini e “compriamo” franceschini. Ma poi, alla fine, vince bersani. 😉

    Spero di essermi spiegato…Mi rendo conto che ho posto la questione in maniera leggermente confusionaria, ma per esprimerla come si deve mi sarebbero serviti più minuti a disposizione e più righe. 😉

    Saluti!

    PS: Prof, dovrebbe attivare la notifica via email quando qualcuno risponde a topic ai quali si è partecipato.

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