[AGGIORNAMENTO 12/05/2012]
Slideshow di foto e slide su Repubblica.it thanks to Turi Caggegi.

Martedì 8 maggio sono stato invitato dal Gruppo Giovani della delegazione FAI di Catania a tenere un seminario dal titolo “Come comunicare un evento culturale attraverso i social media“. Il seminario, che si è svolto in una delle splendide sale dell’Orto Botanico di Catania è stato pensato con una componente teorica (cos’è una stategia di promozione, come progettare una social media strategy) e una componente laboratoriale (come aprire un blog WordPress, come usare Twitter, come promuovere attraverso Pinterest).

I circa 100 posti della sala, si sono riempiti rapidamente, tanto che alcuni ritardatari si sono visti costretti a restare in piedi.
L‘uditorio era piuttosto eterogeneo: persone del FAI di Catania, giornalisti, studenti e laureandi (dei miei corsi ma non solo), curiosi, giovani professionisti della scena social catanese, imprenditori, media locali (come UStation e RadioLab).

A proposito di UStation, qui un breve video intervista che Giorgio Pennisi mi ha fatto sul tema Internet e cultura poco prima del seminario

Io ho progettato il mio intervento ragionando nel seguente modo.
Come molti sanno,  il mondo dei social media è ricco di applicazioni pensate specificamente per la promozione di eventi (penso a piattaforme come Upcoming, Anyvite, Eventbrite). Spesso però queste applicazioni sono usate a coronamento di una social media strategy promozionale che comunque usa le piattaforme social classiche.
Pertanto mi è sembrato interessante illustrare  i must del mondo dei social media.
Per questo motivo ho pensato di spiegare e illustrare questi spazi social: WordPress.com, Facebook, Twitter, Tumblr, Foursquare, Pinterest.

Il seminario perciò ha assunto la seguente impostazione:
Strategia: cos’è una strategia promozionale e come declinarla attraverso i social media.
Piattaforme: quali gli strumenti chiave (WordPress.com, Facebook, Twitter, Tumblr, Foursquare, Pinterest) e perché.
Evento: quali azioni attivare e come usare le piattaforme prima, durante e dopo l’evento.

I dettagli li trovate nelle slide a seguire

L’evento prevedeva la possibilità di twittare usando uno specifico hashtag ovvero #FaiGiovaniCt ideato dall’ufficio stampa e membro del Fai Giovani Catania Francesca Marchese, la quale ha avuto anche l’idea di promuovere la giornata con una tweet interview (sempre disponibile consultando l’hashtag) ed altre azioni social proprio per metacomunicare l’incontro (usare i social media per promuovere un evento che parla di promozione di eventi attraverso i social media).

Francesca è anche autrice delle immagini della fotogallery che è possibile vedere qui in basso.

In conclusione: com’è andata?
Mi sembra bene: sono riuscito a non essere troppo tecnico per non annoiare (ed ho usato un paio di cavalli di battaglia dei miei speech ovvero la metafora condominio/villetta per spiegare le differenze fra blog hosting/blog self-hosting per intenderci wordpress.com/wordpress.org e descrivere l’esperienza d’uso di Tumblr come leggere-il-giornale-con-le-forbici).
Anche perchè il pubblico come ho detto sopra oscillava in un continuum che dai curiosi arriva fino ai super esperti.

La giornata è stata intensa (per chi mi conosce: si, ho parlato con la solita velocità provando a scandire le parole), io mi sono divertito come un pazzo (figuriamoci), ho conosciuto tante persone interessanti (un grazie davvero di cuore) ed oggi più che mai sono del parere che Catania abbia un’interessantissima scena “social” tale da renderla la capitale del Sud Italia dei social media (si lo so, suona sciovinistico e non ho dati-analisi-ricerche-marketing a sostegno ma solo dati qualitativi, ma tant’è).

Voglio comunque ringraziare del gruppo FAI Giovani Catania Lea Mirone e Marina Cafà per avermi coinvolto in questo evento che è stato per me un’ottima palestra per declinare il tema dei social media rispetto alla promozione culturale, Francesca Marchese per aver voluto ideato e pianificato questa giornata e  il capodelegazione del FAI di Catania Antonella Mandalà per l’entusiasmo con cui ha accolto il mio intervento.

Spero proprio che ci siano occasioni per farne una seconda versione, magari illustrando altre piattaforme (Youtube, Flickr, Instagram).