Blog e dintorni


Ne hanno già parlato in giro per la rete (tra cui l’ottimo Sergio Maistrello), quindi magari vi racconto cose che già sapete.
Nel numero di settembre-ottobre, la rivista Ideazione ha dedicato un ampio dossier dedicato al fenomeno dei blog dal titolo La rivoluzione dei blog.

Vari e tutti di livello gli interventi che appaiono nella rivista: da Andrea Mancia (Blog, il libero mercato delle idee), a Giuseppe Granieri (Apologia del network relativamente stupido), a Paolo della Sala (Blog e neo-democrazia. Semiotica del Web) tanto per citarne qualcuno. Sul sito della rivista trovate una lista di tutti gli articoli.
In questo parterre di tutto rispetto c’è anche uno spazio per un mio articolo (Una Rete di opinioni pubbliche) in cui provo a riflettere su come stia cambiando il concetto di opinione pubblica online alla luce dei rapporti con i mezzi di comunicazione di massa.


Anche la rivista Innovazioni di settembre-ottobre (rivista di cultura politica edita da Pol.is) mi vede autore di un articolo (Blog: Un valore aggiunto ai sistemi di comunicazione) in cui provo a riflettere su cosa significhi produrre notizie nei blog d’informazione (e ormai siamo tanti) alla luce di un modello molto utilizzato nei corsi di Teorie della Comunicazione che si chiama Newsmaking.

Per chi segue Tecnoetica sa che sono temi che ho affrontato in diversi convegni a cui ho partecipato negli ultimi mesi e che sono il naturale sviluppo di una serie di riflessioni che sto facendo sul rapporto fra tecnologie della comunicazione e processi sociali.

Infine, proverò ad approfondire questi temi in un seminario che avrà luogo il prossimo mercoledì 26 ottobre a Roma (aggiornamento), presso la Culture Factory della Fondazione Eni Enrico Mattei, incontro organizzato da Michela Maggiani.
Il titolo dell’intervento sarà “Opinioni pubbliche tecno-sociali. I blog tra comunicazione e informazione” e oltre a ripetere (con qualche dettaglio in più) le cose che ho accennato negli articoli di cui sopra, cercherò di mostrare come cambiano i criteri di circolazione delle informazioni quando a diffondere le notizie non è il sistema dei media, ma il grassroots journalism (citizen journalism, se si preferisce).
Niente di nuovo, beninteso, giusto qualche idea dibattuta a voce alta e suscettibile di critiche, analisi, obiezioni, …

Per questo motivo se siete e Roma e vi va di discutere di questi temi, magari fate un salto al seminario e – se lo fate – fatevi riconoscere: avrò così il piacere di incontrarvi e di dare un volto alle tante persone che leggo online e che commentano i miei post.

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